A cura di Giuseppe Munforte, Lamberto Bertolé, Paolo Tartaglione (Franco Angeli, 2013)
L’adolescenza con il suo carico di vitalità, urgenza di conoscere e sperimentare: con il suo bisogno di futuro, si presenta come l’età che più tende a sfuggire alle codificazioni e alle interpretazioni ultime. Ogni adolescente porta sempre con sé anche qualcosa di inedito che chiama in causa le energie migliori degli adulti in relazione con lui, per essere accolto, compreso, valorizzato. Questa pubblicazione si propone di offrire su questo tema le riflessioni nate dal confronto tra pedagogisti, sociologi, psicologi, esperti di politiche sociali e di diritto minorile, chiamati periodicamente dalla Cooperativa Sociale Arimo a cercare, in uno spazio di confronto non specialistico e interdisciplinare, le chiavi di lettura e le possibili risposte a questioni e criticità centrali nella considerazione dell’adolescenza, quali il rapporto con il consumo, la devianza, l’uso di sostanze, l’apprendimento, l’immigrazione, le relazioni con i genitori. Quando il rapporto con la famiglia si incrina o laddove l’adulto si defili dalle sue responsabilità e provochi una confusione di ruoli, quell’eccesso di forze, quell’impazienza, quella grande capacità di soffrire e di far soffrire possono prendere strade anche negative, autodistruttive o distruttive. L’esperienza di Arimo e di coloro che hanno contribuito a questo lavoro, tutti a vario titoli impegnati in un contatto ravvicinato con queste esperienze degli adolescenti, dice tuttavia che educare al futuro è possibile, come è possibile avere fiducia nella possibilità che i giovani hanno di dare una svolta positiva alle loro vite. Sono riflessioni, racconti, e strumenti che offrono molte possibili linee di attraversamento e di lettura. Il punto di vista tecnico e specialistico viene lasciato da parte, a favore di una esposizione chiara e partecipe, che si rivolge al mondo degli educatori in senso allargato – cioè a chiunque abbia una responsabilità educativa nei confronti degli adolescenti: operatori dei servizi, educatori, insegnanti o genitori.